the darkness within...

Aqua rimase a terra ancora intontita, alzò la testa per poi puntare lo sguardo verso il ragazzino apparentemente impazzito.
« Non fare stupidaggini.... o sarò costretta a farti male. »
Gli disse seria, ma in realtà Aqua non voleva fargli del male.... voleva aiutarlo, se poteva. Ma non capiva davvero cosa fosse successo al ragazzo, sembrava avere più di una personalità, o meglio, più di una mente. Come se qualcun altro lo comandasse, proprio come fa qualcuno con un burattino... sotto questi aspetti per un attimo Aqua si ricordò del suo amico Terra e si chiese che fine avesse fatto. Poi si rese conto che non era il momento di pensare a certe cose, quindi attese il momento giusto per potersi alzare. Continuò a fissare Aron attendendo una sua reazione.

Il ragazzo sembrava sia intontito che distratto, quindi Aqua si alzò con molta calma e si avvicinò lentamente a lui con aria interrogativa.
« "Il mio cuore?".... "luce"? Cosa vorresti dire? » Chiese poggiando la mano destra sul proprio petto. Chissà cosa volea dire Aron, e soprattutto cosa o chi fosse. Aqua moriva quasi dalla voglia di saperlo, ma aveva anche paura, abbassò lo sguardo con un'aria che esprimeva disperazione e nostalgia.

« Sei stato tu a... »
All'improvviso ssi interruppe per chissà quale motivo.... Poi, Aqua riacquistò la sua solita aria seria con lo sguardo dolce che sapeva trasmettere sicurezza negli altri.
« Come stai, Aron? » Chiese in tono rassicurante, cecando di non fargli notare che Aqua era addirittura più confusa di lui.

« Aspetta..... »
Aqua si inginocchiò per poter controllare il ragazzo, sembrava che non avesse nulla di grave. Ma anche se avesse subito qualcosa, Aqua non avrebbe potuto aiutarlo e per questo si sentì molto in colpa.... Sospirò e guardò Aron. « Posso prenderti in braccio? » Aqua si accorse che il ragazzino somigliava un sacco al suo amico Ventus, erano davvero molto simili, e perciò le scappò un sorriso.

Aqua notò di aver messo in imbarazzo Aron, cercò quindi pensare a cosa dirgli per tranquillizzarlo. « Beh.... noto che non ce la fai a stare in piedi. Se ti prendessi in braccio potremmo chiedere aiuto e potrei portarti anche al sicuro. Il punto è che.... Ti vedo proprio stordito.... » Disse annuendo e sicura di sè con la speranza di averlo tranquillizato.
« Ma se proprio ci tieni.. te la cavi da solo. »

« Ti spiego strada facendo. Ok. Salta su! »
Disse divertita mentre piegava le ginocchia all'altezza del ragazzo, ma comunque facendo in modo da risultargli facile la cosa.
« Quando capitano episodi del genere, dove si va di solito? »

« Allora è come ho pensato.... E' come se tu venissi possedto da qualche altra forma. »
Disse a bassa voce, come se non volesse farsi sentire. Camminava lentamente trasportando il ragazzo senza alcuna fatica. « In pratica... volevi attaccarmi... o almeno credo. Poi ti sei "risvegliato".... » Fece una pausa, poi sorridendo dolcemente riprese a parlare al ragazzo « Tranquillo! Nessuna noia, e poi sei leggero! »